IL FUTURO DELLE VALLI BRESCIANE
Viaggiare per il mondo non deve precludere la scoperta del proprio territorio. E tutti i bresciani e lombardi in generale, dovrebbero sapere la grande ricchezza storica e culturale delle valli bresciane. Val Sabbia, Val Trompia e Val Camonica nei secoli hanno svolto funzioni essenziali per l’uomo, dall’antichità fino ad oggi. Come vie di passaggio per chi si muoveva verso la pianura padana, ma anche come territori industriali.
Pensare al futuro delle valli bresciane vuol dire prendere coscienza del passato, e prendersi la responsabilità di tracciare gli anni a venire per questi territori. Un futuro che sappia coinvolgere le nuove generazioni, sia sostenibile per l’ambiente, rivitalizzi l’economia dei comuni, che sappia fare sistema e che guardi lontano, sia a livello temporale che geografico.
IL FUTURO DELLE VALLI BRESCIANE
Il futuro delle valli bresciane è proprio nel loro passato. Pochi paesi al mondo possono vantare territori così affascinanti naturalisticamente e storicamente; senza contare lo stile di vita tutto italiano, che tutti nel mondo ci invidiano. Il cibo, le camminate nei boschi, piccole escursioni in bici, i laghi di montagna, i passi e i rifugi. Ci sono migliaia di elementi veramente attrattivi per persone di tutto il mondo. Non possiamo fermarci a pensare che l’Italia sia semplicemente Roma, Venezia e Firenze. I nordcoreani ad esempio amano passeggiare nella natura più che visitare città. Esistono tanti tipi di turismo, ed è essenziale che le valli bresciane facciano sistema per raccogliere quel tipo di turismo che possono offrire. Creando più percorsi turistici all’interno delle valli bresciane.
Due esempi stupendi che ho potuto vedere con i miei occhi sono:
I musei, il santuario e la rievocazione storia dei comuni di Tavernole sul Mella, Pezzaze e Bovegno. Portare alla luce le tradizioni di questi territori non serve solo a disegnare il carattere dei suoi abitanti. Deve essere uno spettacolo fruibile anche all’esterno, dove turisti e curiosi possono conoscere e comprendere meglio la storia di questi tre comuni,
Il parco delle fucine e ferrate di Casto. Bellissimo esempio di come la natura e la mano dell’uomo possano coesistere, valorizzando l’uno e l’altro, attraverso percorsi ferrati, che uniscono lo sport all’aria aperta. Si potrà sfruttare completamente questo parco nel momento in cui verrà disegnato un vero e proprio percorso turistico tra le valli, di cui il parco sarà sicuramente una delle punte di diamante.