CASTELLO BONORIS A MONTICHIARI
Nel comune di Montichiari si trovano diversi edifici di notevole importanza, tra questi il Castello Bonoris è sicuramente uno dei più curiosi ed interessanti. Il Castello Bonoris a Montichiari, fu fatto edificare alla fine dell’Ottocento, al posto dell’antica rocca e della chiesa di San Tommaso, dal conte Gaetano Bonoris, come copia fedele del Castello del Valentino, posto nell’omonimo parco nella città di Torino, che a sua volta fu costruito alla fine dell’Ottocento modellandolo sul Castello di Fenis in Valle d’Aosta.
L’interno del Castello Bonoris è completamente affrescato ripetendo gli stessi motivi presenti nel Castello della Manta, avendo gli artigiani che hanno lavorato al castello monteclarense usato gli stessi cartoni predisposti per le pitture del castello piemontese. La somiglianza, sopratutto degli interni, è davvero impressionante; questo non va visto come un voler semplicemente copiare qualcosa di pre esistente. Ma si inserisce perfettamente nella moda dell’epoca, con una riscoperta e ritrovata passione per un’architettura medioevale e storica.
CASTELLO BONORIS A MONTICHIARI
Quello che impressiona maggiormente del Castello Bonoris a Montichiari, è la struttura esterna, davvero imponente e perfettamente medioevale. Con una progettazione che rimarca i castelli del medioevo, pensati sopratutto per la difesa, ma che in realtà vede nel Castello di Montichiari, una residenza per lo più estiva, dove accogliere ospiti e passare del tempo. Nella lunga vita, e spesso solitaria del conte Bonoris, l’estetica muscolosa del Castello, aveva più la funzione di esaltarne la figura e il nome del conte.
Infatti Gaetano Bonoris, nato da una ricca famiglia di origine mantovana, educato in Svizzera come molti altri esponenti dell’alta borghesia ottocentesca, era divenuto presto l’unico erede di vasti possedimenti terrieri a Montichiari, efficacemente amministrati adottando gli sviluppi moderni dell’agricoltura. Ambizioso ed intraprendente il giovane Bonoris ottiene ben presto, nel 1891, il titolo nobiliare, grazie alla vicinanza con la corte sabauda e ai sensibili meriti filantropici in favore dei più poveri.
Internamente il Castello si trasforma in una residenza piena di comfort e di spazi utili, ideali per un uomo di fine ‘800. Perché se esteticamente il Castello di Montichiari doveva impressionare ed esaltare la sua persona, internamente tutto era pensato al dettaglio, per essere piacevole e funzionale. Esempio incredibile dell’architettura di quel tempo, è ora visitabile grazie alla pubblica amministrazione di Montichiari, nel percorso musei del comune.