DA BRESCIA A ROMA SENZA SOLDI
Dopo aver visitato decine di paesi all’estero e aver incontrato tante culture e popolazioni diverse, due ossessioni rimangono ad un viaggiatore seriale come sono io:
- Viaggiare è una delle cose più belle che ti possano capitare nella vita, scoprire nuovi luoghi, usanze e destinazioni, ti arricchisce dentro e fuori. Viaggiare ti fa comprendere meglio te stesso, e il mondo in cui viviamo. E’ una malattia ed una cura allo stesso tempo.
- L’Italia è il paese più bello del mondo. Solo che spesso ci abituiamo alle nostre bellezze, apprezzate più dagli stranieri che da noi italiani, e che in un modo o nell’altro viviamo con il contrasto costante di odio e amore verso la nostra nazione e il nostro popolo.
Da due anni a questa parte sto progettando un viaggio ben definito nella sua natura e nel suo scopo: girare una parte dell’Italia, ma in un modo diverso, non convenzionale, non turistico. Siamo un paese ricco di arte, storia e cultura, ma sono profondamente convinto che gli stessi italiani abbiano una ricchezza interiore da scoprire, lontani dai commenti di Facebook, dalle polemiche televisive, dalle voci di parte, siamo un popolo cordiale, gentile, generoso, divertente, ironico, amante del bello. La storia millenaria dello stivale dimostra questo, da prima della nascita di Cristo fino ai giorni d’oggi.
Come realizzare quindi un viaggio intenso e diverso per raccontare proprio un’Italia intensa e diversa? Liberandosi del portafoglio. Detto così magari non si capisce molto, ma nei miei tanti viaggi in giro per il mondo, ho capito che la semplicità e la comodità, spesso rendono un’avventura una vacanza. Pensate ad esempio di arrivare in un paese, ed avere un autista che vi aspetta, che vi accompagna all’hotel, dove vi indicano la vostra camera, e poi una guida che vi accompagna nella visita di una città. Bellissimo e pratico modo di viaggiare, ma che toglie la sfida e lo sforzo di comunicare con le persone per strada per chiedere indicazioni, entrare nelle stazioni ed imparare ad orientarsi tra i cartelli di lingue diverse e l’inglese incomprensibile. Tutto questo ti porta ad interagire con un paese e la sua gente, senza filtri, senza comodità, senza scorciatoie. Affrontando le grandi e vere diversità che ci sono tra i paesi e le usanze.
DA BRESCIA A ROMA SENZA SOLDI
Il 20 Agosto si parte in direzione di Roma, con l’obiettivo di raggiungerla il 27 di Agosto. Normalmente prenderei un treno e in meno di quattro ore sarei lì, ma questo non sarebbe un “Viaggio”. Come ci arriverò? Non ne ho la minima idea, e la cosa mi preoccupa più del giro del mondo in solitaria, e allo stesso tempo rende quest’avventura affascinante all’inverosimile.
L’idea è di parlare con le persone e di spiegare cosa voglio fare, sperando in un passaggio, in un piatto di pasta, o in un caffè offerto. Sono pronto a perdere 5 kg o a fallire nella mia impresa, tuttavia non posso non pensare di provarci. Le tappe non esistono, esiste solo una direzione che mi porterà verso Sud. Cercherò ovviamente di integrare l’attività on the road, con i suggerimenti e gli inviti delle persone che mi seguono sui canali social. Occasione in più per confrontarmi con tante persone che non mi conoscono, che mi seguono con affetto e che mi supportano da tanto tempo. Non può mancare la mia videocamera per documentare l’intero viaggio, in quella che potrebbe essere una piccola serie di 8 puntate.
Non si accettano passaggi di 500 km, o biglietti omaggio per attraversare un’intera regione, non è lo scopo di questo gioco. Voglio viaggiare slow e parlare con le persone, scoprire posti nascosti e vedere le grandi bellezze nella parte nord centro del bel paese. La scelta del punto di partenza e di arrivo non è casuale, almeno per chi mi conosce bene. Brescia – Roma, oltre ad essere il tragitto della 1000 miglia, gara storica a cui sono particolarmente affezionato, sono le città natali dei miei genitori, essendo mia madre nata in provincia di Brescia e mio padre a Roma. Avrò fatto questo tragitto centinaia di volte, ma mai così, mai ripercorrendolo a rallentatore, mai fermandomi nei tanti luoghi che ho passato velocemente in treno, auto o aereo.