KATHMANDU, IL VIAGGIO NEL VIAGGIO
Buongiorno viaggiatori,
Kathmandu, la capitale del Nepal, è sicuramente un viaggio nel viaggio. Se non avete mai vagato per le sue strade è difficile spiegare a parole o in video le emozioni e le sensazioni che si provano. Kathmandu è una città povera, dove centinaia di cavi elettrici sono appesi su pali agli angoli nelle strade, non esistono vie asfaltate se non le principali che collegano l’aeroporto o le zone più importanti della città. L’aria è difficile da respirare a causa dell’inquinamento e la polvere.
I segni del terremoto sono ancora molto evidenti ma i difficili rapporto con la super potenzia indiana riservano conseguenze peggiori. Si potrebbe pensare che una città povera e complessa non abbia fascino, o bellezze da nascondere e invece, nascoste tra le sue strade, c’è un popolo che vive felice e spensierato. Una felicità che si nasconde nelle piccole cose e nei valori essenziali della vita, nelle famiglie, nella comunità, nel rispetto e amore che hanno per i turisti. Il primo giorno che misi piede in albergo non avevo il coraggio di uscire fuori, ma ho scoperto la bellezza di nascondersi tra i passanti e bambini che giocano nelle piazze, vedere per la prima volta un paese completamente diverso con occhi nuovi, non da occidentale, ma da semplice viaggiatore che vive un luogo.
Kathmandu offre veramente tanti spunti per chi ama viaggiare, e non mancano le attrazioni curiose e interessanti. Non è facile muoversi, visto che i pullman sono affollati di gente locale e il taxi rimane l’unico vero mezzo di trasporto. Fare una corsa in taxi è di per sé un esperienza unica. La guida a Kathmandu è spericolata, senza regole, e si usa il clacson ogni 5 secondi per sorpassare, a destra o a sinistra, o semplicemente per saltare uno stop.
E’ impossibile definirsi viaggiatori senza aver vissuto Kathmandu, un vero viaggio nel viaggio
KATHMANDU, IL VIAGGIO NEL VIAGGIO
Kathmandu è un vero viaggio nel viaggio perché non troverete mai quello che state aspettando, ma qualcosa di diverso, più profondo e semplice allo stesso tempo. Ecco alcuni consigli se avete il coraggio di visitarla.
Muoversi è difficile e scomodo, dovete prendere il taxi. Tenete presente che anche le corse sono trattabili anche se il prezzo è comunque bassissimo per un occidentale. Se vi trovate bene con un tassista scambiatevi i numeri o l’amicizia su Facebook, sarà molto più facile organizzarsi e ottimizzare il tempo nelle visite.
L’aria è davvero irrespirabile, portatevi una maschera e delle scarpe comode. Non è il luogo per sfoggiare il vestito “cool” da viaggiatore, ma piuttosto qualcosa di comodo e semplice per nascondersi tra la gente per strada. La città è sicura, ma cambiare angolazione cambia il modo stesso in cui vedete la città.
Il clima è sempre caldo e umido, quindi portatevi vestiti leggeri con stile cipolla. La sera le temperature si abbassano ma l’umidità rimane. Una stagione perfetta per visitarla non c’è, ma il periodo autunnale rimane a mio parere il migliore, in particolare i giorni del Tihar, la festa più importante del paese, sono il periodo ideale per scoprire la vitalità dei posti e delle persone.
La vita costa poco in Nepal, quindi non vi preoccupate di andare in qualsiasi ristorante e spendere pochi euro, se passate almeno una settimana nella città organizzate un uscita nelle montagne, viceversa se andate per stare all’aria aperta non disdegnate almeno un giorno alla capitale.
I templi si chiamano Stupa, e hanno quasi sempre un biglietto di ingresso per visitarli, il prezzo non è eccessivo ma se non siete locali dovete pagarlo. Non sono molto vari o molto diversi tra loro, quindi visitare anche solo i principali è sufficiente per capire la forte spiritualità nepalese. Occupate il tempo invece per camminare per le sue strade, in particolare Durbar square, e conoscere le persone che hanno veramente storie personali toccanti