ENTROTERRA CINESE – GUIZHOU
L’entroterra cinese è sempre stato uno dei viaggi che sognavo di realizzare. Fortunatamente è successo, e il Guizhou è stata una vera e propria scoperta. La regione del Guizhou si trova nella parte sud centrale della Cina, a qualche centinaia di km a nord ovest di Hong Kong per capirci. Nel grande continente paese chiamato Cina, il Guizhou è la porta dell’entroterra sperduto e rurale.
Una regione povera da un punto di vista economico, ma ricca di bellezze naturali, come le cascate Huangguoshu o le enormi caverne di Zhijin. E sopratutto, il Guizhou è la patria delle minoranze etniche Miao e Dong, che mantengono uno spiccato accento culturale e folkloristico, ma per niente scontato o costruito. Sempre di più questo territorio sta richiamando turisti, per la maggior parte cinesi, a riscoprire una storia che negli anni è stata parzialmente cancellata dai movimenti popolari nazionali.
Il Guizhou è un mix di Cina, tra futuro e passato, tra storia e modernità, che rende questa regione vera e diretta con i viaggiatori che la visitano. Le persone sono incredibilmente cordiali e gentili, e chiedono selfie in continuazione, non avendo molti contatti con l’occidente. Questa voglia di conoscenza ed interscambio è proprio il fondamento dell’unicità del Guizhou, di una Cina che non vuole solo prodotti o servizi, ma contaminarsi con diverse culture e popolazioni.
ENTROTERRA CINESE – GUIZHOU
Cosa vedere nell’entroterra cinese del Guizhou?
Oltre alle già citate cascate e caverne, che sono molto particolari ed uniche a livello asiatico, a mio parere i villaggi etnici sono il must imperdibile. Il fiore all’occhiello secondo la mia esperienza di viaggio è il villaggio di Zhaoxing, della minoranza Dong. Un vero e proprio paradiso per fotografi e videomaker che possono assaporare una Cina dimenticata e quasi fuori dal mondo, lontana anni luce dalle metropoli sul mare. Girare per le sue strade è come tornare indietro nel tempo, in un viaggio affascinante e particolare.
L’altro villaggio famoso dell’entroterra cinese è quello di Xijiang, personalmente non ci sono stato ma probabilmente è la miglior rappresentazione della minoranza Miao. In questo senso, ho trovato molto interessanti il villaggio Basha e l’antica città di Qingyan racchiusa da una piccola muraglia cinese che si innalza su una collina. Nei villaggi potrete trovare veramente di tutto, sopratutto cibo e artigianato locale. Potrebbero sembrare turistici e di fondo lo sono, ma sono pensati per i turisti cinesi, non per gli occidentali. Nel loro modo di essere commerciali c’è quindi tutto un fascino made in China che è assolutamente da provare almeno una volta nella vita.
Muoversi non è semplicissimo visto i cartelli sono tutti in cinese, e per entrare in tutte le attrazioni bisogna acquistare un biglietto e prendere un bus navetta. Tra l’altro il traffico a ridosso delle città più grandi, come nella capitale Guiyang è enorme, quindi consiglio di utilizzare trasporti locali o di affidarsi anche ad agenzie per ottimizzare i tempi nelle lunghe distanze cinesi. Ci si potrebbe perdere nell’entroterra cinese, senza neanche accorgersi. Ricordate che il wifi non è velocissimo e che i social occidentali per la maggior parte non funzionano, riguardo a questo potete leggere l’articolo sul VPN!