CIDNEON BRESCIA

CIDNEON BRESCIA

Il Cidneon è diventato per Brescia, un appuntamento importante e famigliare. Dopo il successo del 2017, che ha visto in pochissimi giorni, migliaia e migliaia di persone accalcarsi al Castello di Brescia per visitare la prima edizione del Cidneon festival delle luci, ecco conclusa la seconda edizione.

La prima edizione si è caratterizzata con installazioni molte diverse tra loro e dinamiche. Dall’alta fiamma sul bastione che ruota come un urgano, al corridoio tra le mura con enormi effetti di luce e musica live, nessuno si sarebbe aspettato un successo di pubblico e si partecipazione attiva così importante. Tanto è vero che appena concluso l’esordio del Cidneon, si parlava già di una seconda edizione più ricca e più lunga.

Il difficile in eventi come questi, è riuscire a capire cosa mantenere e cosa migliorare. Come stupire ogni anno lo spettatore, e come migliorare al meglio i servizi di logistica, di sicurezza, di gestione del grosso flusso di persone. Tenendo valido il credo che il Castello di Brescia, non è solo un monumento storico importante, e sede di musei; ma un vero e proprio luogo da vivere, che può accogliere manifestazioni di diversi tipo, in particolare se inerenti alla cultura, l’arte e la musica.

 

CIDNEON BRESCIA

Rimane il fatto che il Cidneon a Brescia, sta diventando sempre di più un evento, non più di solo carattere cittadino o provinciale, ma di scala regionale, e in prospettiva nazionale. In questo senso le dovute riflessioni per la ben riuscita del festival internazionale delle luci bresciano, è indispensabile.

L’edizione Cindeon 2018, ha visto l’aumento dell’interattività tra le installazioni e i visitatori. Questa è la vera chiave di volta, per rendere un bellissimo spettacolo, una vera e propria esperienza da vivere. Per la prima volta si è inserito un ingresso veloce per chi acquista un biglietto preferenziale alla fast line, dal valore di 8 euro. Su questo tema si apre un mondo: tra chi considera l’arte come un mezzo gratuito e fruibile a tutti, e su chi invece considera un contributo economico, come la giusta forma per riconoscere il valore di un evento, un’opera o di una installazione. L’auspicio è che rimanga la possibilità di accedere gratuitamente anche al Cidneon 2019, e che la volontarietà del contributo, sia legata ad un miglior servizio come è stato per l’edizione 2018.

Nel complesso il Cidneon 2018 ha avuto una migliore riuscita delle installazioni. Ragionate perfettamente sia nella posizione, che nella loro realizzazione. Sicuramente si è giocato molto più sull’effetto luce, tralasciando il fuoco e la musica live (quest’ultima che rimpiango personalmente). Creando uno spettacolo prettamente audio/video ripetitivo e uguale per ogni giornata, non dimenticando che i giorni di apertura al pubblico sono stati anche raddoppiati. L’installazione di maggior successo, dopo i fili colorati presenti in entrambe l’edizioni, è stata sicuramente la nuvola di lampadine. Opera di per sé semplice e forse un po’ commerciale, che io invece ho trovato molto amichevole e quasi famigliare. Poter tirare i fili per accendere le lampadine, andare sotto la nuvola, fare una foto con la propria famiglia o fidanzato/a, è forse la forma più utile e bella di trasformare l’arte e la cultura, in un esperienza moderna e memorabile.

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